Architettura romanica a Pistoia
ARCHITETTURA ROMANICA A PISTOIA. CINQUE CASI DI STUDIO A CONFRONTO
A cura di Nicola Bottari Scarfantoni, 372 pp., ill. a colori, schede con rilievi per ciascuna chiesa, indici dei nomi e dei luoghi, euro 35,00
Indice:
N. Bottari Scarfantoni, Evoluzione e linguaggio del Romanico a Pistoia
E. Ganghereti, Il progetto nell’architettura medievale. Misure e proporzioni del Romanico pistoiese
L. Fragai, Archeologia dell’architettura a Pistoia. Le chiese romaniche
C. Ceccanti, Restauri tra Seicento e Novecento
N. Bottari Scarfantoni, E. Ganghereti, L. Fragai, Interpretazione dei dati
Il volume è il risultato di una ricerca multidisciplinare sulle cinque principali chiese romaniche di Pistoia che ruota intorno al ‘testo materiale’ utilizzando il ricco e variegato palinsensto architettonico per approfondire le conoscenze su questo fondamentale periodo storico per la città. La prima fase ha riguardato la produzione del materiale fotografico ottenuto con una campagna di rilievo e scansione degli edifici scelti e la successiva restituzione di piante, sezioni e ortofoto che sono poi confluite nelle schede finali. Insieme a questa prima indagine è stata condotta una nuova ricerca archivistica che si è estesa fino a tutto il XIV secolo.
Sulla base dei dati raccolti, analizzati e confrontati all’interno del gruppo di ricerca in tempo reale, sono state analizzate le caratteristiche architettoniche degli edifici sotto il profilo della struttura e della morfologia architettonica, dell’analisi stratigrafica delle murature, delle componenti tecnologiche applicate e delle scelte stilistiche operate dalle varie maestranze che nel corso di oltre due secoli si sono avvicendate sui vari cantieri cercando anche di ripercorrere le fasi costruttive in senso inverso per provare a ipotizzare il modello progettuale di base.
Sempre tenendo presente il principio del confronto questo si è esteso anche al di fuori dell’ambito cittadino per una panoramica regionale (in particolare con Pisa e Firenze) e anche oltre, alla ricerca delle origini dei caratteri principali che ne caratterizzano l’aspetto come l’uso del falso portico, degli archi bicromi, del rivestimento in marmo isodomo e delle losanghe. Infine, ma non ultimo per importanza, sono state ripercorse le principali fasi dei restauri che, dalla metà dell’Ottocento, hanno influito in maniera non modesta sul palinsesto architettonico.